Chiesa di San Barnaba

La chiesa di San Barnaba è ubicata nel campo omonimo, nel sestiere di Dorsoduro, non lontano da Ca’ Rezzonico.

La facciata è a capanna, di stile classiccheggiante con trabeazione e timpano triangolare decorata da semicolonne poste su alti basamenti e con capitelli corinzi. Le nicchie laterali sono prive di statue.

Chiesa di San Barnaba

Pare che l’attuale edificio si sia sviluppato su una precedente chiesa chiamata di San Lorenzo e risalente all’inizio del IX secolo. Non è chiaro quando divenne parrocchiale: probabilmente poco dopo la sua fondazione o, forse, nell’XI secolo, periodo in cui si andò a delineare l’organizzazione ecclesiastica della città.

Nell’anno mille fu costruito, in posizione molto arretrata e staccato dalla chiesa, il campanile in stile romanico, a pianta quadrata. Si tratta di uno dei più antichi campanili di Venezia.

Il campanile a pianta quadrata

A causa dei numerosi incendi, subì diversi rifacimenti sino alla consacrazione del 6 dicembre 1350, ad opera del vescovo di Suda su licenza del vescovo di Castello Nicolò Morosini. L’edificio assunse poi l’aspetto attuale nel 1779, quando fu completata l’opera di rinnovamento iniziata nel 1749 su progetto dell’Architetto Lorenzo Boschetti.

Nel 1810, in pieno dominio napoleonico, la parrocchia fu soppressa (il territorio fu annesso alla parrocchia dei Carmini) e la chiesa venne sconsacrata. Diventata vicariale dei Carmini, è stata in seguito riconvertita a spazio espositivo permanente dedicato alle macchine di Leonardo da Vinci.

È ad una sola navata, con sei altari laterali, tre a destra e tre a sinistra, e un presbiterio a pianta quadrata, coperto da volte a crociera. Nel 1810, sotto il dominio napoleonico, la parrocchia fu soppressa e la chiesa venne sconsacrata.

ALTARI PARETE DESTRA

  • Primo altare a destra: Nascita della Vergine, di Antonio de Ferrari detto Foler. L’opera è stata dipinta nel 1589. Questa di San Barnaba è una delle poche opere rimaste dell’artista tardomanierista.
  • Secondo altare a destra: San Bernardino, Santa Chiara, Santa Margherita da Cortona, tavola della prima metà del XVI secolo attribuita a Francesco Beccaruzzi
  • Terzo altare a destra: Sant’Antonio di Padova, pala del XVIII secolo di Giuseppe De Gobbis, pittore veronese attivo a Venezia dal 1772 al 1783, e influenzato dall’arte del Longhi.

ALTARI PARETE SINISTRA

  • Primo altare a sinistra: La Sacra Famiglia, attribuita a Paolo Veronese.
  • Secondo altare a sinistra: I Santi Jacopo, Francesco ed Antonio Abate, del primo Cinquecento nello stile della scuola del Giorgione attribuita agli artisti bresciani Giovanni e Bernardo d’Asola.
  • Terzo altare a sinistra: non è decorato da alcun dipinto.

Sulle pareti laterali del presbiterio sono presenti due tele di Jacopo Palma il Giovane, L’Ultima Cena e La Salita al Calvario. Sopra l’altare maggiore si trova una pala raffigurante San Barnaba e Santi di scuola tizianesca e dall’attribuzione incerta tra Damiano Mazza e Dario Varotari il Vecchio.

Sul soffitto sono presenti due grandi affreschi entrambi risalenti al XVIII secolo e attribuiti a Costantino Cedini: La Fede, sulla volta sopra l’altare maggiore, e La Gloria di San Barnaba sul soffitto della navata, in mezzo alle decorazioni dipinte da Lorenzo Sacchetti.

Dove si trova

Indirizzo: Campo San Barnaba Dorsoduro, 2771, Dorsoduro
Venezia (VE)
Telefono: 041 529 8711

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