Chiesa di Santa Fosca

Le origini della chiesa di Santa Fosca sono da collegare alla traslazione, avvenuta nel corso del X secolo, del corpo della Martire dalla lontana Tripolitania fino all’isola lagunare di Torcello ed alla conseguente diffusione del culto della Santa.

La prima notizia sull’esistenza della chiesa risale al 1297, quando l’edificio fu interessato da un intervento edilizio di radicale restauro (forse una ricostruzione) che tuttavia resta rispettoso delle forme architettoniche del tempio.

Fondata attorno al decimo secolo subì vari interventi. Dall’immagine che si ricava dalla veduta di Venezia realizzata da Jacopo de’ Barbari nel 1500 la chiesa ha ancora intatto l’aspetto bizantino tipico delle costruzioni realizzate tra l’XI e il XII secolo e la semplice facciata prospetta su un campo di modeste dimensioni.

L’aspetto attuale risale alla riedificazione della prima metà del XVIII secolo. La facciata attuale fu realizzata grazie all’intervento finanziario della nobile famiglia Donà (1733-1741). Il progetto è dell’architetto Domenico Rossi.

Il campanile è in mezzo alle case. Collocato in posizione posteriore, sulla sinistra, venne parzialmente ricostruito dopo che una violenta bufera lo fece crollare nel 1410.

È attualmente una chiesa vicariale compresa nella parrocchia di San Marcuola.

Lo schema architettonico è molto semplice e mostra un grande timpano sostenuto da quattro semicolonne, con un grande portale sormontato da un coronamento curvilineo.

Interni

L’interno si presenta ad unica navata con quattro altari alle pareti e presbiterio in forma quadrata.

Le decorazioni sono opere di autori minori del XVII e XVIII secolo.

CONTROFACCIATA. Lato destro primo altare. San Giuseppe e gloria d’angeli (1760) di P.A. Novelli.

PRESBITERIO. Eleazaro offre doni a Rebecca, tela di C. Loth.

DIETRO L’ALTARE. pala La Trinità e la Vergine, in basso: cinque Santi e il ritratto del parroco Melchiori (secolo XVII), dipinto di F. Bianchi

PARETE SINISTRA. Sant’Ermolao battezza Santa Fosca, opera di F. Migliori.

SOPRA IL PULPITO. Battesimo di Santa Fosca (secolo XVII) dipinto di scuola bassanese.

LATO SINISTRO DOPO IL PULPITO. Santa Famiglia con il ritratto del donatore, dipinto di D. Tintoretto.

ALTARE CAPPELLA SINISTRA. Santa Caterina piccola tela settecentesca; Santo, piccola tela settecentesca.

LARO SINISTRO SECONDO ALTARE. Sant’Ermolao battezza Santa Fosca , dipinto di maestro veneto della fine del ‘600.

lato sinistro, primo altare:

Dove si trova

Adiacente alla Strada Nova, si affaccia sull’omonimo campo, davanti al monumento di Paolo Sarpi.

Campo Santa Fosca – sestiere di Cannaregio, Venezia (VE)

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