Chiesa di San Girolamo

Chiesa di San Girolamo (Wikipedia)

È la prima chiesa che si incontra fuori dal Ghetto.

La sua origine risale al Trecento assieme al convento delle monache agostiniane. Ha subito vari incendi fino alla costruzione del Settecento su progetto di Domenico Rossi.

Fu soppressa e svuotata dei suoi arredi e convertita in sede di attività produttive con gli editti napoleonici ad inizio Ottocento. Nel 1840 la chiesa fu infatti trasformata in mulino a vapore e successivamente riadattata come fabbrica per la produzione di zucchero, con il campanile trasformato in ciminiera. In seguito il campanile venne abbattuto, perché pericolante.

Dal 1952 è stata riaperta al culto.

Esterno

La pianta è rettangolare con presbiterio quadrato e coro sporgente, pure quadrato. La facciata è a due ordini di lesene a mattoni a vista separati da cornice a mensole: nello spazio centrale si aprono il portale e una grande finestra termale. I fianchi, semplicissimi, sono intonacati a marmorino e presentano solo le finestre termali nella parte superiore e gli accessi laterali in quella superiore.

Interni

L’interno è a navata unica, con lesene corinzie che reggono un’importante cornice sulla quale è impostata la volta a vela; lungo le pareti laterali si trovano le arcate che contenevano gli altari. Il presbiterio, a pianta quadrata, presenta gli angoli notevolmente smussati con pilastri e nicchie, quasi a voler suggerire uno spazio ottagonale. I restauri del 1952 volutamente non hanno previsto l’integrazione degli elementi architettonici distrutti o danneggiati quando la chiesa fu adibita ad usi profani.

Sulla parete di destra è presente il San Girolamo di Palma il Giovane.

Dove si trova

Fondamenta S. Girolamo, 2929 Venezia – Sestriere di Cannaregio

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